Il Verdicchio è considerato da molti amanti dei prodotti enogastronomici come uno dei migliori vini bianchi prodotti sul territorio italiano.
La coltivazione del Verdicchio è molto ricercata, nonostante le sue umili origini.
Si tratta di un vitigno a bacca bianca, una pianta autoctona della regione delle Marche che prende le sue speciali caratteristiche organolettiche direttamente dal terroir in cui cresce.
Il terroir rappresenta la struttura del suono e il microclima a cui il vitigno viene esposto durante tutto il periodo di coltivazione.
Il Verdicchio viene coltivato su un terreno fertile e florido, con una struttura composta da sali minerali di vario genere, come argilla, calcare e sabbia.
Questa tipologia di suolo è perfetta per la raccolta delle acque piovane, fonti essenziali d’acqua per le viti.
La pendenza degli appezzamenti di terra presenti sulle colline delle Marche pone i campi in una posizione favorevole sia per l’aria, evitando così il ristagno dell’umidità, sia per l’esposizione solare.
Inoltre, nelle valli in cui viene prodotto il Verdicchio notiamo la presenza del fiume Esino, il corso d’acqua che attraversa la valle principale dei Castelli di Jesi, e il Mare Adriatico che influisce sul clima della regione.
Le proprietà del terroir di origine del Verdicchio diventano poi le caratteristiche organolettiche inconfondibili di uno dei migliori vini bianchi d’Italia.
Tra le varietà di vino del Verdicchio presenti sul mercato enogastronomico troviamo alcuni tratti specifici che accomunano le varie produzioni del vino.
L’acidità è una delle qualità presente nel Verdicchio: è una caratteristica che non può essere sottovalutata, determina la freschezza e la vivacità del vino nonché la sua longevità, soprattutto a Matelica.
Il Verdicchio inoltre è un vino che rimane sapido sul palato, denotando una struttura importante piena di gusto e passione.
Il corpo del vino racchiude cenni olfattivi floreali e fruttati che non aggrediscono il naso, ma accompagnano l’esperienza rendendola ancora più ricercata.
Ma come si sviluppa la produzione del Verdicchio e da dove nasce? Ripercorriamolo insieme.
La storia del Verdicchio
Il Verdicchio è un vitigno che ha radici antiche, che si sono poi sviluppate fino ad arrivare ai giorni nostri grazie alla lungimiranza delle tecniche di produzione dei viticoltori e delle aziende vitivinicole presenti sul territorio.
Dalle recenti ricerche è stata scoperta una correlazione con il DNA della pianta del Trebbiano di Lugana e del Trebbiano Soave, vitigni autoctoni del Veneto.
Da qui, gli studiosi hanno pensato che il Verdicchio possa essere stato importato nelle terre marchigiane da alcuni contadini veneti nel corso del XV secolo.
La bacca bianca dai riflessi verdolini ha qui trovato il terreno perfetto per prosperare: un suolo argilloso, ricco di creta e calcare, e un clima mite influenzato dalla presenza del Mar Adriatico che bagna la costa.
Il vitigno del Verdicchio viene identificato a tutti gli effetti con la sua regione, perché ognuna delle sue caratteristiche olfattive e gustative raccontano del suo terroir d’origine.
I premi del Verdicchio
Durante gli anni, la produzione del Verdicchio è stata premiata in molti modi.
Il Verdicchio è infatti un vino che si differenzia per la straordinaria capacità di raccontare le tradizioni del passato, ponendo allo stesso tempo uno sguardo alle tecniche del futuro.
Per questo è stato molte volte nominato all’interno di guide importanti del mondo enogastronomico, come Tre Bicchieri di Gambero Rosso.
Negli anni, tra i vini premiati da Tre Bicchieri e Vini d’Italia di Gambero Rosso, molte cantine del territorio marchigiano e produttrici del Verdicchio si sono aggiudicate la nomina.
Un premio meritato che porta avanti una storia ricca di qualità e caratteristiche enogastronomiche pregiate.
Ecco alcuni dei premi più celebri vinti dal Verdicchio.
Vini d’Italia di Gambero Rosso
Vini d’Italia di Gambero Rosso è una guida ai vini più buoni prodotti sul territorio italiano, all’interno della quale vengono applicati dei punteggi tra cui il Tre Bicchieri.
Tre Bicchieri di Gambero Rosso
Il Tre Bicchieri si basa su una classifica semplice e diretta per cui, quando un vino viene molto apprezzato, se ne beve tre bicchieri, che equivalgono a metà della bottiglia.
Il vino premiato da Tre Bicchieri è un vino di alta qualità invitante e gustoso, che non stanca mai e che affascina al primo sorso.
BereBene di Gambero Rosso
BereBene è la guida che raccoglie e premia prodotti enologici italiani che hanno un perfetto bilanciamento tra qualità e prezzo.
È una guida per tutti gli amanti del buon vino, che non hanno le nozioni specifiche di sommelier qualificati, ma che sanno riconoscere e apprezzare un vino di alta qualità.
Guida Vitae di AIS
La guida dei vini Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier viene stilata da oltre 900 degustatori AIS che aggiudicano un premio e valutano il vino sulla base del suo profilo stilistico e delle proprietà organolettiche.
Vini Buoni d’Italia
Vini Buoni d’Italia è la guida dedicata ai vini provenienti al 100% da vitigni autoctoni presenti sul territorio italiano da più di 300 anni.
Questa guida nasce con lo scopo di premiare con la Corona la tradizione, la cura per il territorio, la competenza e la passione delle aziende vitivinicole italiane.
Slow Wine Grande Vino
La guida del Slow Wine è una delle più importanti guide di cantine e aziende vitivinicole italiane recensite dall’associazione Slow Food che, dalla sua fondazione nel 1986, si concentra sull’obiettivo di comunicare l’importanza di un cibo sano e prodotto nel pieno rispetto dell’ambiente.
Quindi, i vini che hanno ricevuto il premio Slow Wine Grande Vino sono frutto di una produzione sostenibile che viene svolta in armonia con gli ecosistemi, con particolare riguardo per le tradizioni locali e per i lavoratori coinvolti.
Guida Bio Vino
La Guida Bio Vino è l’unica guida che si occupa di premiare i prodotti enoici provenienti da un’agricoltura Biologica certificata.
Questa guida studia con attenzione il processo sostenibile di produzione del vino, in ogni sua fase, assicurandosi che rispetti l’ambiente e salvaguardi il territorio in cui le viti vengono coltivate.
5 Grappoli di Bibenda
Il premio 5 Grappoli Bibenda è uno dei premi più prestigiosi per le aziende del settore enologico italiano.
Il riconoscimento 5 Grappoli viene dato solo alle cantine che sanno produrre un vino eccellente, che sappia raccontare il territorio e abbia delle caratteristiche organolettiche inimitabili.
Guida Veronelli
La Guida Veronelli nasce dal progetto ambizioso di Luigi Veronelli, ovvero un’Associazione per la cultura del Vino e degli Alimenti.
L’associazione si è resa custode delle tecniche di produzione dei vini e del buon cibo, cercando di trasmettere la cultura, le tradizioni e la scienza enologica attraverso corsi di formazione e seminari interattivi.
Decanter World Wine Awards
Il Decanter World Wine Awards è uno dei concorsi enologici più grandi al mondo, a cui partecipano cantine presenti sul territorio internazionale.
Nel 2023, la premiazione arriverà alla sua ventesima edizione premiando i vini in una classifica che va dal Bronzo al Platino, per poi raggiungere l’eccellenza qualitativa con i Best In Show.
The Best Wine di Wine Enthusiast
The Best Wine è la guida della rivista Wine Enthusiast che premia 100 dei migliori vini a livello globale.
Nel 2021, il Verdicchio si è aggiudicato il secondo posto nella classifica, diventando il miglior vino bianco al mondo.
Le due tipologie del Verdicchio
Considerando che il Verdicchio è molto legato al terroir in cui il vitigno viene prodotto, possiamo notare delle importanti differenze anche spaziando all’interno dei territori coltivati presenti nella regione Marche.
Il Verdicchio, quindi, si sviluppa in due macro-produzioni differenziate principalmente dal microclima a cui sono esposte: il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Verdicchio di Matelica.
La zona dei Castelli di Jesi è la Bassa Vallesina, attraversata dal fiume Esino ed esposta ad un clima mite e soleggiato per buona parte dell’anno.
Il vento e il sole che mitigano la produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi sono in buona parte influenzati dalla presenza del Mare Adriatico che bagna le coste marchigiane.
Si può dire quindi che questo è un vino “di mare”, caratterizzato da sentori ammandorlati, caratteristico e ricco di note fruttate.
Inoltre, la produzione del Verdicchio ricade al 90% nel territorio dei Castelli di Jesi, rispetto al Verdicchio di Matelica a cui spetta una produzione molto più ricercata.
Quest’ultimo viene coltivato solo nella Valle di Matelica, l’unica valle presente nella regione ad avere un’esposizione da nord verso sud.
Matelica è una valle rigogliosa, racchiusa ai lati dalla monti della catena degli Appennini.
Un tratto distintivo che viene trasmesso direttamente al vino, perché permette ai vitigni di produrre frutti molto dolci e dalla struttura piena.
Il Verdicchio di Matelica è quindi un vino “di montagna”, dalla maturazione più lenta e prolungata per la poca esposizione di sole e il clima rigido e montano.
Questa particolarità rilascia nel vino un gusto sapido e una vena acida molto pronunciata.
Il Verdicchio di Gàjole
M è il primo vino della cantina di Gàjole, prodotto al 100% dai vitigni del Verdicchio di Matelica coltivati ad un’altitudine di 400-450 m sul livello del mare.
Questo mio progetto vitivinicolo ha dato vita ad un vino interamente biologico, che racchiude tutta la tradizione per il buon vino e la passione per il territorio delle Marche.
Le uve hanno una fermentazione spontanea e a temperatura controllata, così da regalare al prodotto un sapore sincero e senza l’utilizzo di solfiti.
M è un vino bianco dai riflessi verdi che rimane fresco e piacevole, grazie alla forte vena di acidità e salinità montana.
Nelle note olfattive risalta un profumo di frutta fresca, con uno specifico e caratteristico accento di pesca e pepe bianco.
Il finale lungo ed equilibrato rende il vino indimenticabile.
L’autenticità di M ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il premio qualità/prezzo della guida BereBene e un posto d’onore all’interno della guida Vini d’Italia 2023 di Gambero Rosso.
Inoltre, si è aggiudicato il Certificato di Eccellenza 2023 nella Guida Bio, un punteggio di 4 stelle su 5 nella guida Vini Buoni d’Italia e la menzione nella Guida Veronelli 2023 con un punteggio di 88.